Passione

Aforismi

Decimo Giunio Giovenale

A Roma tutte le cose hanno un prezzo.
A comandare è la testa, non i piedi.
Al fanciullo si deve il massimo rispetto.
Anche alle cose belle il saggio dà un limite.
C'è chi, come prezzo del proprio misfatto, ebbe la forca, chi la corona.
Chi potrà sopportare una moglie dotata di tutte le qualità?
Chi rincorre avidamente tesori non conosce il rispetto della legge, la soggezione e la vergogna.
Chi sorveglierà i sorveglianti?
Coloro per i quali l'unica gioia consiste nel mangiare possono dare soltanto quell'unico, bestiale significato alla propria esistenza.
Far cigolare i letti altrui è un'abitudine che si perde nella notte dei tempi.
Felice è solo colui che non desidera nulla.
Finché la suocera è in vita, la pace domestica è fuori discussione.
I cavoli rifritti uccidono i poveri maestri.
I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.
I piaceri riescono tanto più cari quanto più raro n'è il loro uso.
Il denaro si piange con un dolore più profondo di quello per gli amici o i parenti.
Il lusso è più spietato della guerra.
Il popolino ormai chiede a gran voce solo due cose: pane e divertimenti.
Il profumo del guadagno è buono, qualunque sia la sua provenienza.
Il tuo volto denuncia gli anni.
Il viaggiatore con le tasche vuote al ladro canterà in faccia.
In molte case un amante ha salvato un matrimonio in crisi.
Infatti, se vuoi smetterla con questa vita, ecco che ti trattiene il laccio, d'un'ambizione malsana, di cui non puoi più fare a meno, e l'insanabile mania di scrivere, che invecchia nel tuo cuore malato.
L'amara povertà non ha in sé nulla di più crudele del fatto che rende ridicoli gli uomini.
L'avaro è senz'altro un pazzo: che senso ha, infatti, vivere da povero per morire da ricco?
L'onestà è lodata da tutti, ma muore di freddo.
L'unica via che porta a una vita tranquilla è quella che passa attraverso la virtù.
L'uva marcisce alla sola vista dell'uva marcia.
La cosa peggiore che ti regala la miseria è quella di renderti ridicolo a tutti.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
La natura, dando le lacrime al genere umano, attesta di averlo fornito anche di un cuore facile alla commozione. Questa è la parte migliore della nostra coscienza.
La nobiltà è la sola e unica virtù.
La pena più tremenda è portare in cuore, notte e giorno, il testimone delle proprie colpe.
La povertà non ha nulla di più duro che il rendere gli uomini ridicoli.
La reputazione e il credito dipendono soltanto dai quattrini che uno ha in cassaforte.
La vendetta è il piacere abietto di una mente abietta.
Le lacrime delle donne sono solo sudore degli occhi.
Mai la natura e la sapienza dicono cose diverse.
Molti individui, come i diamanti grezzi, nascondono splendide qualità dietro una ruvida apparenza.
Molto difficilmente possono emergere coloro alle cui virtù è ostacolo insuperabile la scarsezza del patrimonio.
Nelle piccole cose come nelle grandi cose ognuno deve conoscere e tenere ben presente i propri limiti.
Nessun colpevole può essere assolto dal tribunale della sua coscienza.
Nessun malvagio è felice.
Nessuna fiducia nell'aspetto esteriore.
Nessuno ha mai raggiunto gli abissi della malvagità tutti in un colpo.
Niente è più temibile di una donna che ha subìto l'onta di essere respinta.
Noi consideriamo inoltre felici, coloro che dall'esperienza della vita, hanno imparato a sopportarne i mali e senza dissertare sui loro affanni.
Non devi fare del male perché possa venirne del bene.
Non è facile emergere per coloro ai cui meriti è di ostacolo la scarsezza dei mezzi.
Parlare apertamente e per amor di verità rischiare la vita.
Quanto più i quattrini aumentano, tanto più ne cresce la voglia.
Quello di essere poveri e di voler vivere da ricchi è un vizio molto diffuso.
Questo bisogna chiedere nelle preghiere: una mente sana in un corpo sano.
Questo voglio, così comando, che il mio volere valga da ragione.
Qui tutti pretendono di vivere da ricchi senza avere un soldo.
Ritieni somma infamia preferire la tua vita all'onore e per amore di essa perdere la ragione stessa di vivere.
Se anche non fosse del mio carattere, è l'indignazione che mi costringe a scrivere versi.
Se vuoi gustare veramente un piacere, conceditelo di rado.
Sempre la vendetta è il godimento di un animo da poco, di un animo pauroso e gretto. Puoi averne subito la prova: nessuno gode della vendetta più della donna.
Si deve conoscere la propria misura.
Solo la morte rivela quale misera cosa siano i corpi degli uomini.
Tardi si pente del duello chi ha già l'elmo.
Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo.
Un intero gregge in campagna perisce per la rogna di un solo animale.
Una moglie perfetta, bella, elegante, ricca, feconda, di buona famiglia e di ottima moralità, ammesso che esista, sarebbe insopportabile per chiunque. Quale nobiltà, quale bellezza, quale virtù valgono tanto da sentirsele rinfacciate di continuo?
Vale di più un momento di sorte fortunato che se ci si raccomandasse una lettera di Venere a Marte.
È difficile non scrivere satire!
È raro trovare insieme bellezza e castità.